
Partiamo, noi due.
E sono quei momenti che aspettavi da tanto, e che finalmente arrivano.
E non vorresti null’altro, tranne magari che il tuo compagno di viaggio stesse zitto un po’. Invece chiacchiera, canta, parla.
Siamo in giro da stanotte a mezzanotte, taxi, bus e aereoporto. Arriverà un giorno in cui avrà una fidanzata a cui rompere le scatole. Per ora tocca a me. Se abbiamo dormito tre ore sul bus è tanto. Totale sonno: quattro ore da ieri sera alle undici. E si sa già che quando arriviamo vorrà andare direttamente e giustamente in piscina. E vorrà me a sguazzarci assieme.
Io non so come fa, non si è mai capito. Devo aver generato un super eroe dai super poteri senza manco saperlo. Io che appena sto su qualcosa che si muove mi addormento. Io che quando salgo su un aereo devo auto torturarmi per riuscire a rimanere sveglia. Lui che l’ho sentito dire tre volte in dieci anni “sono stanco” ed è così raro che me ne ricordo tutti i dettagli. Erano sempre tipo le due di notte.
Partiamo, noi due. E sono quei momenti in cui non vorresti nient’altro.