DonnAmbra

Comunque Ambra che riceve il tapiro e ride, ci scherza su, e zittisce il presentatore che non ricordo come si chiami e’ per me un grande esempio di come essere una vera Signora.
E pensare che quando eravamo piccine (ricordiamo che ci passiamo solo due anni) io guardando Non e’ la Rai tornata da scuola pensavo che fosse una ragazzetta un po’ idiota che non sapesse pensare, che da quell’auricolare misterioso faceva solo quello che le diceva Gianni.
Poi non l’ho piu’ seguita…
Ora ho capito che mi sbagliavo, e di grosso.

E comunque si chiami quel suo ex che c’entra qualcosa col calcio per cui ora rientra tra i gossip in, e le regalano statuette di animali d’oro che lei vuole ricoprire con tutine perche’ e’ pudica – non e’ di lui che vogliamo parlare.
Vogliamo parlare delle cose che ci accomunano, cioè, a parte essere nate a fine anni 70, l’avere traslocato per amore di uno da cui abbiamo avuto un figlio (e lei pure una figlia) e poi mollato.
Non mi e’ chiara solo una cosa: se siamo cosi’ simili com’e’ che non sono stata a finire con Renga?
Renga che, in un video fatto apposta per me (ve lo giuro, merito di un’amica) mi ricorda che divorziare e’ rinascere, e “TUTTA VITA” (cit).

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Mattonnellode.

Io scrivo una poesia
perche’ ho poca fantasia.
Non ho dormito affatto
e mi ha spaventata il gatto.
Saliva sul cuscino
mi pareva un assassino.
Nell’ombra tutta nero
non puoi stare a cuor leggero.
Fortuna e’ venerdi’
e poi me ne andrò da qui.
A creder solo nelle stelle
a mangiar troppe caramelle (cit. “nascosta”).
E per quanto schifo fanno,
che al cor mio viene un affanno,
non vedo l’ora di tornare
dove il marmo sa stonare.
Se lo guardi da vicino
ci vedrai qualche puntino;
se lo guardi da lontano
I capelli nella mano,
che davver non puoi evitare
di volerteli strappare.
Giallo, bianco e pur prezioso
ma comunque disgustoso.

Perche’ perche’ la domenica non mi lasci mai da solaaa
per andare a vedere la partita,
del pallone, percheee’?!? (cit. “meno nascosta”)
cosi’ poi ci metto sopra un un bel parquet!

[dopo quest’ode mia
mi ameranno alla follia,
e poi mi dara’ ragione
del tiramisu’ il campione]

Ci siamo quasi


Tornero’, o seguaci (che poi perche’ mi seguiate ancora sto cercando di capire), a scrivere cosesilaranti.
Nel frattempo concedetemi il pensiero del meritato riposo del weekend che arriva.

Essi’, perche’ mi sono lasciata sedurre da Groupon.
Non vedo l’ora di essere a mollo in una vasca tra bollicine e cetrioli in faccia.
In verita’ I cetrioli li dovrei portare dal supermercato – non sono l’attrazione principale del pacchetto.
Il pacchetto contiene me in bikini a 45 gradi con la panza di fuori, le tette di dentro, il corpo annebbiato dal rintanamento Covid e la cellulite di cui ormai ci siamo dimenticate (perche’ al mare AL CALDO chi ci e’ stata piu’?).

I dettagli trattamento non ve li posso svelare, che fanno parte di un regalo.

Il trattamento esteso relax pero’ comprende:
– Tortacinemmamore (ancora da vedere che film ci sono in lista).
– Un itinerario a sorpresa perche’, mi si dice, ‘non e’ giusto altrimenti, vuoi sempre decidere te dove andare’ (e ci siamo rotti delle fontane).
– Una cena tra amici che non vedo da un po’, senza cicoria.
– Un caffe’ con un’amica che non vedo da molto piu’ di un po’.
– La ancora piu’ famosa cena per cui sto ancora decidendo che abito indossare.

Il trattamento esteso relax comprende soprattutto un grazioso ‘fff a tutto il quotidiano.
E’ giunta l’ora che io mi coccoli seriamente un po’ – cio’ non esenta chi mi sta attorno a coccolarmi ancora di piu’, sia ben inteso!.
Spariro’ per godermela, ma non godetevela troppo che torno sempre.



Birramisu’

In preda ad un’esilarante allegria ho dato un twist al mio tradizionale tiramisu’ per farlo diventare birramisu’.
Apprezzato anche dalle amiche tiramisù provette.
Persino piu’ buono del birramisu’ Abbazzia – motivo per cui quando torno a casa vado sempre con gli amici dove e’ la specialità della casa. Pure la pizza non e’ male, ma il birramisu’ e’ la ciliegina sulla torta.
E avrebbe potuto essere anche un ottimo incentivo per farmi rientrare nel locale dove lavora il tizio che babbo mi voleva appropinquare ma che, alla fine, non mi ha mai contattata.
Mi chiedo se tutta quella storia non fosse piu’ un desiderio (di “vedermi sistemata”) paterno che altro, o se il mio commento diretto al babbo quando ha provato a parlarmene nella mia cucina abbia stroncato il tutto sul nascere. In ogni caso, meglio cosi’.

Sabato sera cena tra amici, dessert semifreddo di panna e amaretti.
Vorrei dirvi che poi mi metto a dieta, ma tra poco e’ gia’ Natale. Ed e’ gia’ ora di litigare sul Pandoro o Panettone. Pandoro tutta la vita. Col mascarpone ad alberello tutte le vite.
Menu’ programmato per tempo.
Nato con una mezza idea di fare qualcosa di multietnico, ma che alla fine sara’ un menu’ degno di Konrad il Brianzolo. Perche’ sono LA cuoca e perché mi piace stupire con piatti Nordstrani.
Lanciata con brasato e polenta sono stata ampiamente cazziata sulla mia proposta di usare la polenta istantanea (6 ore a rugare la polenta ‘vera’ non ne avrei avute). VIETATO BARARE.
Allora, visto che anche il primo sara’ sostanzioso, si e’ arrivati a un compromesso per il ‘contorno’: ‘facciamo lo stracotto e ci mettiamo qualche patata e carota’.
E’ stato un lungo (di enorme importanza) dibattito, perche’ tra le soluzioni elargite e’ arrivata pure una cicoria ripassata. Inutile negarvi che mi si sono voltati lo stomaco e gli occhi. Mi perseguita.
D’ora in poi invece di dire ‘sei come il prezzemolo’, intonerò, all’occasione, un bel ‘sei come la cicoria ripassata’.
Da piccola confondevo il nome della cicoria con la cicuta, e pensando fosse un veleno, me ne sono sempre scampata. Perche’ iniziare a renderla un’abitudine da adulta?
Che poi nemmeno saprei dove comprare la cicoria qui, finirei per fare mille giri dell’oca.
Che, a casa mia, costano molta piu’ fatica di un giro di Peppe.
Perche’ Garibaldi fu ferito – fu ferito ad una gamba – di gambe utili ne aveva 5: la sua sana e le 4 del cavallo.
L’oca ha due zampe, e neppure va veloce.
L’oca poi se ti stracciano al giuoco, sai quanto denaro rischi.

Fiore lla lalala lalala lalalalla

rosse noi le tingiam
ma quanto, ahimè. soffriam
perché sappiam
che al più doman
le rose moriran
eppure noi insistiam
(Rose Rosse Van – Disney – 1951)

“Nelle sere tempestose
portaci delle rose, nuove cose… “
(Siamo Cosi’ – F. Mannoia)

“e fa che sia bellezza e amore e amore fai che sia
e lasciati toccare prima di andar via”
(Belle Speranze – F. Mannoia)

Io ogni tanto ascolto la Mannoia – principalmente perche’ mi ricorda mamma e certi angoli di infanzia passati con lei che puliva i pavimenti mentre cantava sulla sua voce alla radio.
Poi quando mi capita di vedere qualche suo video penso anche che sia estremamente bella, e stranamente non faccio questo commento attraverso gli occhi delle mie paranoie..

Devo dire che meraviglioso e’ pure questo suo abito rosso, anche se forse mai lo metterei per via della scollatura.
Stasera mi sono comprata dei fiori dello stesso colore – quelli bellissimi in foto.
Ero in coda alla cassa e la tizia davanti a me stava acquistando tipo dieci mazzi – mi e’ venuta voglia.
Che gli ultimi fiori che ho avuto in casa sono stati gli scarti del mio bouquet fai da te per l’amica sposa.
Correva Gennaio.

Cerco un fidanzato che mi regali un abito simile a questo, e anche dei fiori – ogni tanto.
Che sta storia del ‘ti porto al roseto perche’ i fiori che cogli muiono’ sara’ pur bella ed ecologista ma per onor di cronaca al roseto non mi ci hanno ancora portata.

A proposito, ho appena googlato per accertarmi che il roseto non fosse tutta una burla, e che scopro?
La-fioritura-autunnale.
Guarda l’Universo come si allinea col mio calendario.
C’e’ persino la-fioritura-autunnale.
Ma vedi un po’.

Non sarebbe meraviglioso arrivare con un vestito splendido, e una scatolina da aprire?
Che poi l’immagine del roseto io la connetto per associazione mentale con Alice nel Paese delle Meraviglie.
E se non la cena col Cappellaio Matto, almeno una merenda di Buon Non Compleanno, ci sta bene.

Perche’ io non sono una donna cliche’.
Il passeggiante medio, davanti alla scena, si aspetterebbe di certo un inginocchiamento e dei diamanti, che sono i migliori amici delle donne, si sa.
Non capirebbe invece i tacchi 200 tirati fuori da uno zaino per essere all’altezza del momento (altra cosa che deve ovviamente regalare il fidanzato per fare match col vestito). All’altezza: metaforicamente e non.
‘Altezza mezza bellezza’ si dice, no? Esatto – bellezza quando la persona alta sei tu, pero’.
Quando la persona che non si inginocchia ti arriva al viso solo se si inginocchiasse
o hai i polpacci allenati e salti
o rubi la scala alle carte che dipingono le rose bianche timorose della Regina di Cuori
o, in assenza, ti ingegni. Ti ingegni e non ti ingenui – che sai bene lui non si abbasserà mai. Letteralmente e non.

Passeggiante medio ricordati: non c’e’ rosa senza spine. Se sei in vena di una scena melensa strappacuore guarda da un’altra parte, che io ho da fare e del doman non v’e’ certezza.
Ma, qua te lo dico, e qua a tutti nego – semmai un giorno, colta da fulmine divino, decidessi di risposarmi, un paio di cose vincerebbero:
un bosco o forse una scogliera, una scogliera o forse un bosco come location
e soprattutto un vestito tutto rosso, quasi quasi medievale.
Se puo’ interessarvi mandate il vostro CV a machittelofafa’@nonc’e’2senza3eilmioturnoviendase’.
Per la prima candidatura la giuria sara’ composta da amiche perche’ come dice Fiorella (e io assecondo)

Le mie amiche sanno stare
Dalla parte dell’amore
Tanto ognuna sa comunque… quel che sa

E, sempre come la Mannoia

Io posso dire la mia sugli uomini
Qualcuno l’ho conosciuto
Qualcuno mi è solo sembrato
Qualcuno l’ho proprio sbagliato
E qualcuno speriamo di non sbagliarlo piu’ (ecchecc)
Ma posso dire la mia sugli uomini
.

Rosae, rosarum, rosis.

Di limoni e famiglie strambe

Vorrei dirti di meglio
Vorrei dirti di più
Tutto quello che manca
Devi mettercelo tu
Che festeggi ogni giorno
Come tu soltanto sai
E ogni giorno mi fai dire
Mai dire mai

(LL – Mai dire mai)




L’amica mi porta un dolcetto. Alla crema di limone. La mia dolcezza preferita, alla pari del cioccolato.
Dolce buono quasi quanto le dolcissime Tenerezze. L’ultima volta che sono riuscita a metterci mano stavo in Italia.
In tre minuti avevo fatto fuori tutto il pacchetto. Avevo caldo, non avevo energie nemmeno per un passo – ma per la crema di limone ho avuto le forze.
Ebbene – sono in fase di assoluta necessita’ di zuccheri. Stranamente senza cause tipiche apparenti.
Nemmeno quelle “congetturabili” (anvedi ora l’editor come mi cazzia ah ah ah).
Congetture – ultimamente non so cosa prenda a ste donne: una che mi sogna con la panza, l’altra che vede bambini nelle mie carte …. Buonine voi. Interpretiamo il tutto come simbolo di rinascita, su.
Che Cassandra e’ un nome bellissimo, ma decisamente nella prossima vita.

Nel frattempo Il mio ex e’ in vena gentil-cavalleresca.
A dirvi la verità, ultimamente la nostra comunicazione e’ tipo una montagna russa.
E sono piu’ i giri della morte che le valli tranquille.
Ringrazia per il comportamento che ho avuto davanti alla sua donna. Scrive che sono stata graziosa.
A buon rendere, vorrei tanto rispondergli.
Ma so che questo e’ Ego, e Ego non porta a nulla.
Continuero’ a stare dalla parte dei miei sani principi, e a reiterare che fa parte dell’essere adulti civili.
Certo, avrebbe potuto presentarmela lui. Comunque.

Si sara’ finalmente accorto che non sono quell’arpia che spesso dipinge?
La prima battuta dell’amica e’ ‘ma ha fumato?!?’.
La seconda e’ ‘ma che e’ successo ieri sera, non e’ che si sono lasciati?’.
No, che non se lo sognassero nemmeno – ho bisogno di questo buffer. Ho sempre lodato le donne dei CCCE a prescindere, dall’inizio di questo blog. Che se li tengano questi ex.
Anzi, impegniamoci a trovare fidanzati anche alle CCCE altrui, starebbero piu’ tranquille.

Pensate che bel mondo.
Le allegre famiglie allargate con cotanto di nuovi e vecchi partner, che mi sono sempre chiesta ‘chissa’ come fanno’. Me lo chiedo ancora, non fatevi venire strane idee. Ma piu’ cresco piu’ sono convinta che mai dire mai.

Pecore e Influencer

“Questa non e’ virtuale, questa e’ monnezza vera, e la citta’ ne e’ invasa, va bene?”
Genitori vs Influencer

Alla Vigilia del “chi sara’ il prossimo” e con gli exit poll che danno Virginia per spacciata, mi capita sottomano sto film.
Il tema principale non e’ quello della vita del personaggio della zia spazzina della protagonista.
Ma mi ha fatto sorridere la frecciatina. Almeno la zia non e’ ancora stata licenziata per dare il posto a una pecora brucante. Chissa’ se questa idea tramonterà con Virgi o se qualcuno la riciclerà per fare un po’ di economia… cosi’ fosse, sono pronta a metter su un business di sheepxport.
Perche’ una percora Irlandese consuma di certo piu’ velocemente per metro quadrato.
E sono pure carine da vedersi, con quei musetti neri. I bambini impazzirebbero, potrebbero persino staccare un attimo la faccia dai telefonini per ammirarle….

Telefonini, appunto.

Il tema e’ quello di una ragazzina, tra tanti ragazzini, risucchiata dal mondo in uno schermo.
E del padre che per via del gap generazionale, non capisce (come me) tutta questa alienazione dentro a un mondo fuffa.

Mi ci rivedo parecchio, e mio figlio nemmeno ha un cellulare, e nemmeno e’ un teenager.
Ma gli YouTuber lui li ammira e conosce tutti, e non credo siano molto lontani dagli influencer….
Spero sia un film a lieto fine comunque, perche’ ho bisogno di allegria, e perche’ appunto, e’ un film.

Intanto sorrido alle citazioni dei vecchi come me – cose che i nostri figli non avranno mai l’ebrezza di provare:

“Ai miei tempi noi riavvolgevamo i nastri delle cassette con la Bic”
“Io mi pippavo la coccoina”


Genitore: uno che qualsiasi cosa fa, sbaglia. pure se non la fa.




Take me to church

Every Sunday’s getting more bleak
A fresh poison each week
“We were born sick”, you heard them say it
(Hozier-Take Me To Church)

“Ti han detto cos’e’ il bene e
ti han spiegato il male
si sappia regolare
prima o poi c’e’ l’aldilà”
(LL – Vivo, morto o X)



Communion Day 2021.
Being mothers with notions, and thinking about the meaning of this day, we ended up observing:

  1. The different degrees of importance with which people respect “Catholic rules”. For us: you are in or out. Middle way is being hypocritical. And, admittedly, we all have been at some stage, somewhat. We are today, sitting there just “for the sake of our kids”, because the school in this place is so entangled with the church that pulling them away from their peers would probably made more damage than letting them hear all those stories. Or at least, this is what I’m trying to convince myself of. I presume the teaching of “forgiveness” works to my side. I didn’t burn. Holy cow my angel must be a pro.
  2. The hands-on knowledge that living in a Country neighbouring the Vatican offers you on what really happens there. I might not know how many angels are painted on the Sistin Chapel, but I do know that, not far away from there, handsome hot guys (like the one in the pic) pose for the “Priests Calendar”. This fact sparked a notable interest among my amazed friends. Might need to order a bulk of artwork for the season 2022.
  3. “J.G.’s bread legend”. Story tells the bread is disgusting only if it’s not blessed. When it’s ointed, instead, it should taste yummy. I won’t go into details. N. commented “I’ll never think of the bread in the same way ever again”. That’s right, me neither.
  4. The ego-booster #1: heck, we are pretty good-looking mums indeed. And, also, we don’t look like grannies. Even when we are dating toy-boys.
  5. The ego-booster #2: I felt awesome. But it’s simply manners. When I saw nothing was happening I put my smile on and I shook hands. My bravery will be returned by Karma at Confirmation day. I am sure of that. Official boyfriend of the future, stay ready.

When the grown ups turn to collect their bread arrived, I sat quietly on my bench.
Baby looked at me saying ‘why don’t you go’. I thought, after all the conversations we had, he kinda knew.
But apparently I owe more explanations.
He said ‘well, whatever, I wanna go to Heaven’. I’m sure he’ll figure it out on its own one day.
Man-made religion is a clever engineered way to control people by instilling fear in them.
And churchyards are a great place to arrange your deeds.

Amen.

PornStar Martini

Giovedì sera.
Finisco di lavorare tardino, l’ex e’ in ritardo sulla tabella di marcia, ed e’ stata una settimana faticosa.
Arrivo venti minuti dopo all’appuntamento con le amiche, e vi giuro che non e’ da me ma la prima cosa che dic loro e’:
“Voglio tre birre, una bottiglia di vino, e un paio di vodka”.
Per fortuna abbiamo sale in zucca, il giorno dopo lavoriamo, ed e’ pizza night. Cioè – non solo alcol.
Scelta: classic margherita, pepperoni or chicken. Quantaaaa sceltaaaa.
Salamello? Ma che importa, ma che bello, qui stasera il top e’ il vinello. E in fondo stiamo qui per i cocktails.

Emergono i gossip di attualità: non sono l’unica ad avere notato lo ‘stay-home-daddy’ che tutti i giorni va a prendere i suoi figli a scuola. Sara’ che e’ l’unico senza macchinone e l’unico, in una mandria di uomini tutti fatti con lo stampino, con il fascino alternativo. Codino, pizzetto, collanina di legno e una sorta di aura di pace.
Se ti parla e’ sempre estremamente gentile, e quando abbraccia i suoi figli stretto stretto irradia tantissima tenerezza.
Sara’ la chioma grigio-bianca.
Una volta, parlando di Ed Sheeran (mio figlio e’ fan), ho confessato a mio figlio che si, i rossi mi potrebbero anche piacere, ma ancora di piu’ quelli con i capelli come il babbo ‘zen’. Mi ha risposto che per me lui e’ troppo vecchio, che crede che non sia il padre, ma il nonno di quei ragazzini. Poi mi ha guardato dicendo che proprio non capisce i miei gusti: non mi ha visto in macchina con un moro forse? Quello pare babbo natale (in versione secca) dice.
Poi pero’ nella speranza di accattarmi un fidanzato, una mattina di queste, mentre parcheggiavamo vicino (fato vuole che l’unico spazio libero quando arrivo io e’ quasi sempre accanto alla vettura del babbo natalzen) si mette quasi ad urlare “mum, look….. are you in love with him?”.
Con il preside della scuola a due metri. Beviamoci su.

L’amica svela che la figlia sta in classe con la sua, e sa pure dove abitano.
Dopo due vodka’n’diet coke propone una spedizione al suo bungalow, un giorno, usando la sua piccola come esca… progetta il tutto step by step. Dice che dobbiamo scoprire se sta con la madre dei bambini, perché qualcosa le puzza.
Io mi diletto col mio dolce PornStar Martini e ricordo alle amiche tra i commentini e i complimenti solo una cosa:
di starsene buone, non essere avide, che qua sono io l’unica smaritata. E ho la precedenza.