Volare ohohh

Sono stata latitante, lo so.

Non è stata una pausa premeditata, ma è successo.

Stasera è l’ora di un altro viaggio, per tornare, in un’altra casa.

Che vista dal fuori la mia vita fa così

Settimana a – la settimana di mamma, o da mamma. La settimana in cui tutto l’incredibile è. Perché ci pensate mai, donne? Questi esseri, questi personaggi del mondo, questi che ci amano, ci solleticano, ci snobbano perché sono pre teen, ci fanno gioire, ci fanno sclerare LI ABBIAMO BUTTATI FUORI NOI. Possiamo anche averli concepiti con uno, oh, ma l’uno si è beccato il pezzo di origine divertente. La fatica di buttare fuori una testa, una testa intera, con un corpo intero attaccato, l’abbiamo fatta noi. Diamocene atto. Il maschio non lo saprà mai che si può provare. E anche se lui ha la man flue è un peccato, perché si perde un atto tanto straziante quanto indescrivibile. “Da sturbo”, come direbbe qualcuno.

Settimana b – arriva il giovedì. Si porta il pupo a scuola, si va in ufficio, si torna dall’ufficio e si lavora ancora. Perché dopo una settimana a casa con lui, le maratone la mattina, i giochi fatti, il quality time, i suoi salti sul divano, i cuscini per terra etc casa mia si trasforma in una lavatrice gigante: dove è stata fatta la centrifuga ma i panni ancora non sono stesi e al loro posto. In senso largo. E uno vorrebbe rimandare tutto al domani, ma il domani è il venerdi, il venerdì da single per la precisione.

Nel venerdì da single succedono due cose: o arrivano ospiti o diventi ospite.

Nel primo caso il giovedì serve per fare in modo che il frigo abbia qualche parvenza di cibo e che il pavimento sia calpestabile. Voi avete mai provato a inciampare su un lego? Ecco. L’ospite mi dice sempre di non preoccuparmi, che viene per stare con me, chisse della casa in ordine. È una cosa che dico anche io, sempre, perché ci credo con tutto il cuore, solo che quando tocca a me non riesco a metterla in pratica. Dunque pulisco. Le amiche mi dicono che gli ospiti regolari, beh, “ormai sono così tanto regular che per carità per piacere, stasera non fare nulla vai a letto e riposa”. Io ci provo ma poi mi sento in colpa. Mi sdraio e mi rialzo. Mi stresso di inquietudine Brianzola, che non ti molla mai nemmeno dopo mille anni che vivi all’estero. A cui sto cercando di rimediare e magari non è a livello 100 come una volta, ma rimane.

Nel secondo caso il giovedì serve per fare una borsa, buttarci due vestiti, fare mente locale delle cose che ormai stanno in pianta fissa in un cassetto di una casa altra, e ricordarsi che lo spazzolino non ti serve, e che quando hai uno spazzolino tuo in una casa altrui, sei fregata, la pacchia è finita, its over, baby. Per illuderti del contrario continui a fare una borsa, continui a dire “dovrei andare a far shopping e lasciare certe cose qua” e poi non lo fai mai. Perché hai mille cose più preziose da fare, e per tenerti una scusa. E il giovedì serve anche è ancora per pulire, perché altrimenti il mercoledì dopo, quando sarai di nuovo a casa tua, rientrando, inciamperesti nel lego. Voi avete mai provato a inciampare nel lego? Ecco.

Nella settimana x, che ogni tanto capita ancora, ci sono le amiche. Le amiche che vengono a trovarti da the big smoke e che rimangono per il weekend, le amiche con cui chiacchieri, sorseggi the e mangi dolcini, con cui parli fino alle tre di notte in sembianze di pigiama party, le amiche che sono la famiglia che ti sei costruita abroad. E, quando capita, se riesci a farlo capitare, perché manco fossimo vippe alla corte regale, le amiche mamme, quelle con cui esci davanti a un cocktail a prendere una boccata d’aria dal ruolo genitrice. E siccome tu non sei una bevitrice succede che tornare a casa alle due con due intrugli in pancia ti rende una buffa creatura spaced out, che il giorno dopo se la dorme, ed è già lunedì.

Nella settimana y, che ogni tanto capita, come questa dopotutto, torni al paesello, a volte toccata e fuga, a volte respirando un po’ di più …

Insomma, non mi ricordo l’ultimo weekend che ho passato da sola con Gatto, non conto più quanti aerei prendo in un anno, non mi ricordo l’ultima volta che non ho volato per almeno due mesi di fila. Anzi, me lo ricordo, era Coviddi. E sebbene Coviddi ci abbia reso tutti molto resilient ed allenati alla solitudine forzata, non è certo un periodo che rivorrei indietro.

In fondo come diceva un vecchio buon cantante “non ti puoi spegnere, non ha mai avuto tempo, devi troppo vivere”.

E Ryanair di nuovo sia.

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Pubblicato da Mlikyway

Mai prendersi troppo sul serio ;)

2 pensieri riguardo “Volare ohohh

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