La Donna Rinascimentale

“Ogni piacere si arricchisce del ricordo di piaceri trascorsi.”
Marguerite Yourcenar


Circondata da cotanta bellezza. Un’altra volta.
Io ogni volta faccio sempre un po’ fatica a credere che un tempo ‘era tutto vero’ che le rovine erano palazzi, e che nei palazzi abitavano gli imperatori, e che gli imperatori non sono solo figure mitologiche create per i libri di scuola, o per tediarti nel tentativo di fare una versione di latino.
Cosi’ quando entro nella metro e vedo sui muri il display con tutti i livelli che furono della città mi sembra di essere in un film. A meno venticinque metri sotto terra il display dice che a questo livello stava la Città nella preistoria. Ci sono pezzi di marmo sottovuoto, e una folla di gente che si schiaccia per entrare nel treno. In una stazione ultramoderna piena di antichità dove pero’ il soffitto gia’ gocciola.
Per me e’ l’ennesimo ritratto puntuale della Città in cui non abito.
E appena fuori dalla Città in cui non abita, stava quello, di cui a tutti noi hanno fatto leggere al liceo le memorie. E’ un bellissimo libro, e insegna molto diceva il mio prof. Credo dovrei provare a rileggerlo con vent’anni di piu’ addosso.
Il protagonista e’ lui, che non e’ mai riuscito ad arrivare nel paese dove abito. E per cui l’isola vicina ha un muro, chiamato col suo nome.
“Siamo arrivati fin qui, oltre non ci hanno fatto passare” (oppure non ci interessava?) sembra volere dire.

Lui aveva una reggia, con una camera da letto affacciata su un ninfeo.
Un amante, affogato in una lunga vasca di marmo alla cui riva sta un coccodrillo, a richiamo di certi costumi Egiziani. E circondata da colonne e statue di uomini ora decapitati ma con un lato b che ti fanno pensare avesse davvero buon gusto.
Centopiccolecellette in cui stavano i suoi schiavi, cosi’ da averli vicini, per ogni desiderio ed evenienza.
Un tempietto di Venere, una biblioteca che poi scoprirono che non era usata come tale, una Piazza d’Oro dove accoglieva gli ospiti e si dilettava in giochi.
Lui aveva un km quadrato da chiamare casa, e di cui potenzialmente si potrebbe scoprire ancora molto (c’e’ ancora tanto da scavare…). Costruita quasi duemila anni fa, in uno spazio di circa vent’anni, io ci passeggio attorno. Cammino dove probabilmente passeggiava pure lui, col raffreddore che lui non aveva perche’ sicuramente le sue ancelle avevano dei mezzi molto potenti per farglielo passare….

Come ogni luogo attorno a questo luogo, questo centro dove c’e’ sempre qualcosa vecchia di nuovo da vedere, o di vecchia da vedere di nuovo, non puoi che non rimanere un po’ basita. Piacevolmente.

Il giro finisce, per proseguire poco piu’ in alto, dove c’e’ un’altra Villa.
Manca l’acqua, per qualche motivo. L’acqua che danza attraverso le sue fontane che la rendono il giardino piu’ copiato del mondo. Li’ dove Pirro costrui’ su commissione (oh toh) di un Cardinale. Ma io voglio entrare lo stesso.
E ci sono i marmi, e ci sono gli animaletti che in giorni non di secca spruzzerebbero acqua dalle loro boccuccie, e c’e’ una via piena di guizzi (la prossima volta tornerò senza doverli immaginare), e ci sono io, davanti a un panorama, un giardino terrazza. Io che paragono due cose totalmente incomparabili, ma mi viene comunque , perche’ li io sono davvero ammaliata. Mentre guardo la pecorella che pascola in distanza dico
“Pero’, pero’ questa mi piace di piu'”.
E c’e’ qualcuno, che non ne puo’ piu’ di fare ‘il turista’ perche’ io ritornerei infinite volte negli stessi posti da cartolina che mi dice
“Dopotutto ti piace pure tantissimo la Fontana di Trevi, sei una donna dal gusto Rinascimentale”.
E ci sono io, io che nonostante l’albero di Natale di Bulgari non mi abbia detto proprio nulla, ero felice come una bambina in trepidazione la Vigilia di Natale di essere tornata su quella scalinata “di Spagna”. Chissenefrega se guardando via Margutta dalla cima vedevo solo un fiume impenetrabile di gente.
Il Covid “e’ passato”, i turisti sono tornati. Ma nulla della magia di certi posti e’ mai sparita.
Sara’ che sono una donna romantirinascisentimentale.
Oserei pure dire Barocca – io che non uso Tic Tac Toc e che mi intendo molto poco di social, fosse stato Bernini un influencer, l’avrei decisamente seguito.

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Pubblicato da Mlikyway

Mai prendersi troppo sul serio ;)

2 pensieri riguardo “La Donna Rinascimentale

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