Into the wild

E poi c’è lui.

Il famiglio, the pet cat dal nome esotico “Gattino” (G-a-t-i what?), amorevolmente anche detto da qualcuno “la belva di Satana” per quanto sa essere simpatico alle volte.

Da ragazzina avevo una gatta, Luna, io e la mia amica le facevamo un sacco di scherzi, si girava sulla sua coda come una trottola, saltava come un canguro. Le volevo tanto bene, ci ha lasciati quando è nato mio figlio. Non vivevo con lei da ormai molti anni, ma credo che per qualche karma mi sia ritrovata ora con una adorabile anima felina vendicativa.

Ci tiene che resti single, e’ il suo obbiettivo di vita.
Lo stereotipo delle Gattare è dopotutto quello di una donna nubile in pantofole e vestaglia che si dedica a una sfilza di esseri miagolanti.
Ma vuole anche essere unico, in ogni occasione.
Se proprio capita, si assicura che nessun uomo passi di qui se non per il tempo necessario per inamicarselo e farsi dare da mangiare. Fa qualche super favoritismo per i mattinieri, perché con loro non ha da aspettare le 8 per avere la ciotola piena.
Finge di tollerarli un po’ più a lungo. Fa le moine, li insegue se escono in giardino così può andare dalle sue fidanzate. Non dice loro mai “piantatela con quella robaccia”, anzi butta giù dal tavolo pacchetti di sigarette per invogliargli ad uscire.
All’inizio credeva a quella storia umana in cui i maschi dicendo che escono a comprare un pacchetto, non tornano più. Si e’ dovuto ricredere, li ha visti tornare, ma non si e’ rassegnato MAI.
Non gliene frega niente se io sono felice, li vuole morti. L’ultimo e’ stato azzannato almeno trecento volte al piede.
Quando “finalmente” se ne è andato da sta casa è andato in giro a vantarsi con tutte le gattine che ha vinto di nuovo.
E da quel giorno mi guarda e miagola, e miagola, e miagola.

Mi sono rifiutata di alzarmi all’alba per versargli crocchette.
Miagola che non posso fare solo quello che mi pare e piace. Sostiene che questa casa non è un albergo.

Gli ho detto “appunto”.

Si è rimesso accovacciato sul piumone e mi ha risposto
“tu vedi la prossima volta”.

Uomo avvisato, mezzo salvato.

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Pubblicato da Mlikyway

Mai prendersi troppo sul serio ;)

Una opinione su "Into the wild"

  1. Post straordinario. 🙂
    Mi hai ricordato “Una mamma per amica”, quando Lorelai torna single e si trova i gatti sotto il portico di casa. Chiama la figlia al telefono e dice: «Lo sanno! I gatti lo sanno! Sanno che resterò sola tutta la vita e sono arrivata in massa». 😉

    "Mi piace"

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